O sei con me oppure sei contro di me… io sono lo stato!

In tutto il mondo cosiddetto civile, cioè statalizzato, non si contano le persecuzioni nei confronti di persone che osano dire qualcosa che va contro i costumi, la morale, il sistema stesso. Gente che viene presa e sbattuta in galera per delle vignette, gente che viene fustigata in piazza perché scrive in un blog, gente che viene sottoposta a sorveglianza perpetua perché iscritta a circoli anarchici, gente a cui viene perquisita la casa perché segnalata in qualità di dissidente, gente che viene anche uccisa negli istituti psichiatrici perché in evidente opposizione col pensiero comune, eccetera. Tutta questa solidarietà nei confronti della libertà di espressione la trovo quantomeno ipocrita, soprattutto se l’atteggiamento solidale viene proprio dal potere politico, dal censore per eccellenza. Questa grande massa di gente che accorre come per le adunate sarà senz’altro e di nuovo il terreno su cui far crescere i prossimi deliri autoritari del potere. Più controllo, più restrizioni, più catene… altro che libertà! Per conto suo, il potere è conservatore per principio, le sue regole per potersi perpetuare non sono mai cambiate e mai cambieranno fintanto che ci saranno masse di persone che si fanno serve. Vorrei ricordare che, a proposito di immagini scomode, il mondo cosiddetto civile e educato non si è mai risparmiato in termini di censura (nel migliore dei casi) o di vessazione anche fisica. Sei mesi di galera, se non ricordo male, erano stati inflitti al grande artista Honoré Daumier, il padre della satira disegnata, per un suo disegno dal titolo ‘Gargantua’. Gli iconoclasti e i moralisti al servizio dei regimi ci sono sempre stati, e la chiesa cattolica, anche lei, non tollerava certo le immagini dissacratorie e licenziose, che faceva distruggere. Ma tutto questo non potrebbe accadere, ancora e soprattutto oggi, senza l’avallo della società modellata sulla cultura di stato. Quando il condannato alla forca viene accompagnato alla morte, c’è sempre la piazza piena ad assistere. Voglio dire che il potere politico è e sarà sempre lo stesso, oscurantista e molto più terrorista di tre uomini armati di fucile, soltanto perché a legittimarlo è un consesso sociale che si crede civile e solidale, in realtà è solo abbrutito, ipocrita, servo, altrettanto terrorista. Ne riparleremo tra qualche mese.repressione

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