Mai stato con una prostituta e non sono misogino.

No, non ci sto!
Io non sono mai stato con una prostituta e neppure cercata, per questo non mi sento un super uomo e men che meno un misogino.
Credo di essere come quelle femministe degli anni 70 che gridavano nelle piazze che le donne non sono solo un buco, riferendosi al loro ruolo nella società, non al fatto di limitarne la sessualità.
La prostituzione, a mio parere, è il risultato della misoginia che è nascosta in buona parte del genere umano maschile. Zombie che vagano come un branco di malati in ogni dove alla ricerca della donna su cui scaricare ogni repressione verso il mondo e se stessi. Una botta e torni felice, due botte e dimentichi, tre botte e ti senti in capo al mondo, quattro botte e nessuno ti ferma più. Allora, perché mai demonizzare un atto così salutare, così stabilizzante dell’umore, così prospero di nuova linfa per il maschio?
D’altronde se una donna decide di prestarsi ad una tale esigenza avrà fatto i suoi conti e il tornaconto l’appaga per essersi venduta.
Ma per me i conti non tornano, su questo argomento i conti non mi sono mai tornati e si che li ho fatti tante volte. Al rapporto “domanda uguale vendo”, “offerta uguale compro”, viene meno la variabile “perché” che è funzionale alla “scelta”.
Mi sembra che i fattori non possano essere mischiati, perché solo uno compra e sceglie, mentre l’altro può solo vendere e sperare.
A questi fattori si aggiunge una terza incognita: il “tempo”, che penalizza sempre e solo chi vende e spera.
Quindi a meno di non dimostrarmi che il fattore “tempo” non è una variabile, per solo uno dei due fattori, ma per entrambi nella stessa misura, la prostituzione resta un espressione misogina dell’uomo.
Dal punto di vista del pensiero filosofico logico lo potrei riassumere così: “se chi vende non trova più chi compra, perché il tempo ha macerato la sua unica mercanzia, e chi compra non resta mai senza scelte, possiamo logicamente affermare che c’è un valore inversamente proporzionale tra chi vende e compra: il tempo”.
Se una donna si ritiene soddisfatta nell’essere pagata, per l’illusione che ha dato a un misogino, non ho nulla contro di lei, ma certo non posso pensare che abbia svolto una funzione sociale.
Puoi frequentare una prostituta senza saperlo. E’ un male? Non credo.
Puoi frequentare una prostituta sapendolo. E’ un male anche questo? Non credo, perché la differenza tra le due occasioni è solo il motivo per cui frequenti quella donna, nient’altro che questo.

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