La riduzione del piacere.

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Si dice che per combattere il sistema e i suoi apparati corrotti, l’arma invincibile o per alcuni semplicemente necessaria e’ la delega, nel senso stretto del termine significante il voto, cioè’ quel “dono” connaturato che lo stesso sistema che vogliamo rovesciare ci ha fin dal passato elargito. Si pensa quindi, utilizzando un parallelismo atroce, che per eliminare la malattia bisogna obbligatoriamente usare il virus che l’ha generata. Questo vecchio ritornello continua ad essere usato per addomesticare l’essere umano. Il credere fiduciosi che la libertà nasca mediante l’imposizione delicata e piacevole del voto e’ lo specchietto per le allodole che i politicanti di qualsiasi tempo hanno sempre furbescamente sponsorizzato. La tragedia e’ che questo falso diritto-dovere è accettato dalla stragrande maggioranza. Anche coloro che non votano, vuoi per rabbia, vuoi per disillusione o semplicemente per pigrizia, accettano di buon grado la delega, comunque, e ne faranno uso non appena riterranno di aver trovato il loro leader di riferimento. E’ paradossale pensare che la libertà di tutti possa nascere, si formi in embrione all’interno di mura impenetrabili di palazzi scintillanti di sfarzo ottenuto dalla miseria di coloro che non ne hanno accesso. Il vero rovesciamento di prospettiva sta proprio nel combattere le cause sociali che l’alimentano (la barzelletta della delega). E’ un po come di fronte all’inquinamento generalizzato prodotto dalla circolazione delle automobili, fabbricanti e governatori propongono palliativi edulcorati, che fanno credere in una soluzione determinante quando invece non e’ cosi. Lo stesso e’ per la delega, illudere che le urne risolvano l’inquinamento della politica, quando invece lo amplificano all’infinito. Purtroppo, e qui la responsabilità totale e’ del semplice individuo, non c’è marmitta catalitica che possa superare i danni dell’ossessione automobilistica. Siamo noi che dovremmo smetterla di avere un’attrazione morbosa per il voto. Più’ ci si allontana dalle urne, non in modo superficiale ma consapevolmente, in maniera etica e quindi libera e più’ aumenterà il godimento, garantito.
Olmo

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