Romanticamente… San Valentino

Donne in cantiere.

In nome dell’amore crediamo che per amare bisogna soffrire, che la gelosia sia sinonimo di amore e che la passione sia fondata sulla tensione dell’eterno conflitto.
In nome dell’amore ci consegniamo totalmente all’altr* chiedendone la stessa resa…
In nome dell’amore vietiamo, inganniamo, possediamo, escludiamo…
In nome di questo amore, fatto di magia, di estasi e dolore, di amori eterni e di anime gemelle, crediamo ai principi salvatori e alle principesse da salvare…
In nome dell’amore crediamo alla dipendenza gli uni dagli altri, alla divisione dei ruoli, alle gerarchie di affetto, ai privilegi di genere e alla proprietà privata; esaltiamo il mito dell’amore eterosessuale, quello del matrimonio e della monogamia.
In nome dell’amore mostriamo soprattutto il nostro lato peggiore, quello oscuro, inconfessabile: come l’egoismo, la paura, l’insicurezza, il desiderio di possesso, di dominio e di vendetta, fino ad arrivare all’estrema conseguenza…
In nome dell’amore obblighiamo i/le nostr* figli* ad assistere ad atti di violenza e, nei fatti, insegniamo loro a riproporla e a ri-subirla.
In nome dell’amore negli ultimi 15 anni (2000/2015) le donne uccise, (solo in Italia), sono state 2669, circa 178 all’anno, di cui gran parte in ambito familiare.
In nome dell’amore questi femminicidi ce li vendono come “crimini pas-sio-na-li”.
Noi sappiamo che questo mito dell’amore romantico, come modello ideale, ci viene venduto dalle religioni e dalle aziende culturali sotto la supervisione del patriarcato e del capitalismo.
Questo mito deve essere sfatato, abbattuto!
In nome di un AMORE LIBERATO

Donne in cantiere

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