Arrestati NO-TAV (Lettera di Lucio dal carcere di Varese)

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Ciao a tutti e tutte

Capita che vi stia scrivendo da quel bel buco di ferro e cemento
chiamato casa circondariale di Busto Arsizio. Potrei raccontarvi tanti
aneddoti per dare un’idea della vita qui, ma preferisco riassumere: come
ogni galera è un posto di merda, dove burocrazia arbitraria e
menefreghismo generalizzato la fanno da padroni. La miglioria più
urgente di cui c’è bisogno è abbattere tutto e farci un parco giochi:
vi assicuro che scivoli e altalene sono meglio di qualsiasi supposta
(proprio) rieducazione.

Per fortuna, la solidarietà tra detenuti si sente e con un po’ di
determinazione si ride in faccia a tutta la pomposa gerarchia sbirresca.

La prima e per ora breve esperienza in carcere sta in compenso riuscendo
a darmi qualche idea su come tutto ciò che si muove attorno alla lotta
raggiunga chi non ha la possibilità di partecipare di persona ad
incontri e iniziative.

L’assenza di fonti diverse dalla tv per avere informazioni fa sì che
solo lo sforzo dei compagni fuori aiuti a farsi un’idea di come va il
mondo, e ancora meglio a riuscire a seguire l’evolversi delle lotte.

Abbiamo imparato, da fuori e da dentro, e nel mio caso da entrambi i
lati, l’importanza di una buona rassegna stampa periodica: mi ha
insegnato fuori a selezionare insieme ad altri i contributi più
significativi e a fare attenzione ad assemblare un fascicolo che sapesse
raccontare ai prigionieri ciò che si stava muovendo, la solidarietà e
le analisi da fonti più disparate. Costringersi a restare letteralmente
sul pezzo è prezioso: le notizie o i ragionamenti, che aleggiano
nell’aria e si respirano quotidianamente nell’osmosi della vita vicino
ai propri compagni, in galera non arrivano.

Allora si prova a superare la distanza, scrivendo lettere e raccogliendo
materiale, perché i prigionieri non siano solo amorevolmente accuditi,
ma si sentano in grado di essere parte attiva in ciò che accade.
Passato dalla parte peggiore del muro mi sono visto confermata
l’importanza degli strumenti che da libero ho utilizzato senza
comprenderne appieno il potenziale. La vera frustrazione da detenuto è
il timore di poter diventare disutile, un peso per chi ti è vicino e
fonte di preoccupazioni. Una fitta corrispondenza e un continuo flusso
di aggiornamenti ha fatto sì che in poche settimane potessi ritenermi
di nuovo attivo e combattivo, a fianco e non al traino dei compagni.

Le molte cartoline, saluti, lettere e notizie dal campeggio, sia da
vecchi che nuovi amici, mi hanno fatto venire un’idea che voglio
sottoporvi come proposta.

Sarebbe bello e molto utile che dalla Valsusa, con l’aiuto dei compagni
sparsi in tutta Italia, partisse una raccolta di notizie e materiali
NoTav (Piemonte, Terzo Valico, Trentino…) organizzata e catalogata per
essere periodicamente spedita ai detenuti: un insieme di articoli di
stampa, comunicati del movimento, contributi o lettere di imputati,
report di udienze, ragionamenti… apparsi su siti internet e
quant’altro, per rafforzare quel legame diretto tra il movimento NoTav e
i prigionieri.

I vantaggi di un opuscolo informativo di questo tipo sarebbero molti:
alleggerirebbe un lavoro di archivio di materiali NoTav raccogliendo
periodicamente i contributi più significativi; faciliterebbe la
diffusione anche in carcere di scritti su un tema che spesso incontra
simpatie o perlomeno curiosità e stimola dibattito; aiuterebbe chi si
occupa di spedire ai compagni le rassegne stampa generali, snellendone
il contenuto. Inoltre, se prodotto da diverse persone o gruppi a
rotazione, mantiene attivo uno scambio continuo di informazioni e idee.

Mi sento di proporre un progetto di questo tipo in particolar modo
all’assemblea degli “inquisiti” NoTav che si è riunita il 23 agosto, ai
comitati e naturalmente a tutti coloro che volessero dare una mano, tra
i quali mi metto da subito: anche se vedo difficile un’assemblea nella
sala colloqui del carcere di Busto! …Troverò il modo di rendermi
utile!

Mi tegni dür, vualter föra vedet de fa i stess!

A prestissimo

Un abbraccio a tutti e tutte

_Lucio_

Per chi volesse scrivergli:

LUCIO ALBERTI
VIA PER CASSANO MAGNAGO, 102
21052 BUSTO ARSIZIO (VA)

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