Riportiamo un articolo del 2006 di Giovanni Pedrazzi presidente dei Cobas marmo nel quale risponde alla signora Fallaci per le rime.
La Fallaci? qui a Carrara tra gli anarchici non ha amici
Roma, 30 mag. (Apcom) – “Oriana Fallaci non doveva fare un ’fallo’ di questo tipo. Una cosa è certa ha sbagliato indirizzo. Il movimento anarchico di Carrara con lei non ha proprio nulla da spartire”. Giovanni Pedrazzi, componente dei Cobas del marmo di Carrara e simpatizzante anarchico, risponde così alle dichiarazioni di Oriana Fallaci che in un’intervista a un magazine del New York Times ha usato parole molto forti contro la creazione di una moschea a Colle Val D’Elsa (“è vicino casa mia, prendo l’esplosivo e la faccio saltare”, ha detto la giornalista all’intervistatrice).
“Se sarò ancora viva – ha aggiunto la Fallaci – andrò dai miei amici a Carrara, la città dei marmi. Lì sono tutti anarchici; con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare per aria”. Pedrazzi replica: “Le bombe non le chieda agli anarchici ma le faccia mettere ai suoi amici americani che le fabbricano e le usano dappertutto. E’ ora di smetterla con questa storia degli anarchici bombaroli perché se in passato gli anarchici hanno usato anche le bombe lo hanno fatto contro dei dittatori o dei re”.
“La Fallaci è ’proprio in fallo’”. “E’ una xenofoba. E’ ora di smetterla e non doveva fare un errore di questo tipo”, aggiunge Pedrazzi.
A Carrara, aggiunge Pedrazzi, dove il movimento anarchico ha una storia antica, “la Fallaci non ha amici”. “Io sono un simpatizzante anarchico e mi ispiro alla storia del movimento che qui a Carrara ha avuto personaggi come Alberto Meschi, sindacalista di Azione diretta, segretario provinciale della Camera del lavoro che nel 1911 riuscì ad ottenere per i lavoratori delle cave di marmo un orario di lavoro di 6 ore e 40 giornaliere”. Nes/Ral
Ale
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