Una rivoluzione ancora possibile.

Proviamo un po a pensare che cosa succederebbe se tutti ci rifiutassimo di pagare le tasse governative che riteniamo ingiuste. Qualcuno potrebbe anche dire che lo stato senza quegli introiti andrebbe a gambe all’aria ma se consideriamo che i soldi che ci obbligano a pagare con la minaccia di sanzioni governative con il ricatto della proprietà privata sono gonfiate esageratamenteper essere investiti neglii mietendo vittime e colonizzare altri paesi armamenti per andare ad “esportare la democrazia” (termine molto in voga oggi) cesserebbero sicuramente. Riporto un estratto di Thoreau il quale adottò questo sistema che venne poi ripreso in futuro da Gandhi sferrando un vero e proprio attacco alle multinazionali e quindi al capitalismo. Lo stato si sostenterebbe ugualmente con una giusta tassazione e avremmo sicuramente meno morti. Una rivoluzione possibile e pacifica ritengo sia attuabile anche ai giorni nostri. (Ale)
“Io non mi sono mai rifiutato di pagare la tassa per la manutenzione delle spese statali,perchè desidero essere tanto un buon cittadino quanto un cattivo suddito;e per quello che riguarda il sostegno alle scuole,proprio adesso sto facendo la mia parte per istruire i miei concittadini.
Mi rifiuto di pagare la cartella delle tasse non per via di una particolare voce che contiene. Voglio solo rifiutare l’obbedienza allo Stato,farmi da parte e stare concretamente alla larga. Non mi interessa tracciare il percorso del mio dollaro,ammesso di poterlo fare,questo dollaro non compra un uomo,o un moschetto col quale sparare a un altro uomo (il dollaro è innocente),ma mi preoccupo di tracciare gli effetti della mia lealtà.Di fatto,io dichiaro alla mia maniera una guerra silenziosa allo Stato,pur continuando a servirmene e a trarne tutti i vantaggi possibili,come si fa in questi casi.
Se altri,in segno di solidarietà verso lo Stato,Se altri pagano la tassa che viene richiesta a me,rifanno quello che hanno già fatto per sè,o piuttosto si fanno complici di un’ ingiustizia anche superiore a quella richiesta dallo Stato. Se pagano la tassa per una malintesa solidarietà con l’individuo tassato,per salvare i suoi beni,o per evitare che vada in prigione,é perchè non hanno considerato con la dovuta saggezza quanto stiano permettendo ai loro privati sentimenti di interferire col bene comune.Questa dunque è la mia posizione attuale.Ma in un caso del genere non si può essere troppo intransigenti,altrimenti la propria azione rischia di essere pregiudicata dall’ostinazione o dall’eccessiva considerazione delle opinioni altrui, asai tenti dunque di fare solo ciò che ci compete e al momento opportuno. A volte mi dico:”Guarda un pò,questa gente ha buone intenzioni ma è solo ignorante”…
Henry David Thoreau (Camminare e disobbedire)
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