Il 31 agosto 1865 nasce l’Anarchico Paolo Schicchi

Il 31 agosto 1865 nasce a Collesano, Palermo, l’Anarchico Paolo Schicchi, detto “il leone di Collesano”, storicamente collocato nel periodo in cui l’Anarchia era l’enorme forza popolare per il riscatto dei diritti calpestati. Nel 1880, a soli 15 anni, fa il suo primo comizio improvvisato contro il clero, proprio davanti al duomo di Cefalù. Frequenta la facoltà di giurisprudenza, scrive articoli taglienti e diventa un benefattore del popolo. Si traferisce a Bologna e guida i giovani nelle proteste contro la visita del re all’università, perciò viene sospeso e ritrasferito a Palermo. Costretto ad indossare una divisa, riesce a disertare trasferendosi a Parigi proprio nel centenario della Rivoluzione. Collabora con grandi Anarchici come Sébastien Faure ed è promotore della rivoluzione culturale Anarchica francese grazie all’applicazione delle teorie del filosofo Jean-Marie Guyau. Fonda il circolo internazionale degli studenti Anarchici, il cui manifesto viene diffuso in migliaia di copie anche in Italia. Per le sue idee ed attività libertarie, viene condannato a oltre 11 anni di carcere: “Sono orgoglioso d’aver potuto sacrificare la mia libertà per i grandi principii dell’Anarchia”!!! Si è sempre rifiutato di firmare le varie domande di grazia stilate dai suoi parenti, tutti catto-fascisti. Ancora oggi Schicchi è un esempio di attivismo che si basa sulla difesa eroica ed estrema dei diritti negati. Le sue accuse contro ogni tipo di autorità costituita sono feroci e decise. In una delle ultime interviste afferma: “Sono con tutti gli Anarchici, ma con nessuna organizzazione, chiesa o conventicola. Le organizzazioni finiscono quasi sempre nell’autoritarismo più o meno larvato, anche se Anarchiche”; ed ancora, “Ero giovinetto, allorché ebbi il battesimo dell’Anarchia dalla colossale figura di Bakunin, a Napoli, dove fondò il giornale rivoluzionario La Campana e L’Internazionale dei Lavoratori. Bakunin mi strinse la mano e battendomi con l’altra sulla spalla mi disse: Sei un giovane energico e intelligente e farai molta strada lottando per la causa degli sfruttati, contro gli sfruttatori, che è la più giusta e la più umana. Io non ho mai dimenticato queste sue parole profetiche e sagge ed ho lottato e lotterò contro tutte le tirannie fin quando avrò un minimo di forza”. Muore a Palermo il 12 dicembre 1950.
Paolo Schicchi
Frequenta la facoltà di giurisprudenza, scrive articoli taglienti e diventa un benefattore del popolo. Si traferisce a Bologna e guida i giovani nelle proteste contro la visita del re all’università, perciò viene sospeso e ritrasferito a Palermo. Costretto ad indossare una divisa…

Di: Walter Ranieri

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