Sei bella e prosperosa? Allora lavori, diversamente crepa di fame

images15Una settimana fa uscendo dal supermercato mi sono trovato di fronte una ragazza di bella presenza che mi ammicca con un sorriso,contraccambio e rallento il passo cercando di capire cosa stesse pubblicizzando,mi fermo incuriosito dalla sua propaganda e non per la sua avvenenza, e vedo che pubblicizza dei materassi ad acqua e fin qui niente di male se non che nelle fotografie vi erano donne in lingerie sdraiate in varie posizioni. Credendomi interessato ha cominciato a parlare,l’ho interrotta dopo poco, solo perchè mi dispiaceva farle ripetere tutta la lezioncina che probabilmente le è stata insegnata a memoria non essendo minimamente interessato alla sua propaganda facendole notare di come il corpo femminile venga mercificato e sfruttato a fini propagandistici. Mi ha guardato meravigliata e mi ha detto che avevo ragione,ha usato da sola il termine sessista,quella pubblicità secondo lei avrebbe dovuto contenere entrambi i sessi. La conversazione è durata una ventina di minuti e non si è affatto curata dei passanti che entravano e uscivano e ha aperto una parentesi sui criteri di selezione delle ragazze su certe pubblicità,le quali devono rispondere a certi canoni di bellezza ed ha anche aggiunto che se era brutta non sarebbe stata a lavorare li. Eravamo quasi alla fine della conversazione quando passa un mio conoscente di vecchia data il quale mi dice:” o Alessà e sei sempre a provarci”,io tra me e me ho pensato:”figurati se doveva mancare il maschilista”,sembrerebbe una cosa fatta apposta,se ti fermi a parlare con una ragazza devi per forza provarci,lo so è una battuta ma guarda caso non centrava niente anche se non poteva certo sapere di cosa stessimo parlando. Ci siamo guardati in faccia io e la ragazza attoniti,lei aveva capito perfettamente che non avevo nessun tipo di interesse nei suoi confronti e si è dispiaciuta per lui per la sua esclamazione poco felice e ci siamo salutati. Sembrerebbe una storia qualunque, la “normalità” ma queste cose dovrebbero far pensare seriamente a cosa porta il capitalismo,se sei bella vieni sfruttata e lavori,se sei brutta neanche vieni considerata e muori di fame e la mente richiama ai campi di concentramento dove si diceva utile e non indispensabile. Regresso involutivo dei giorni nostri.

Ale

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Il giardino fiorito.

Continuare a chiedere al potere qualcosa, vuol dire legittimarlo, reclamare diritti vuol dire sottomettersi ai doveri, distogliere lo sguardo dalla profondita’ dell’abisso in cui stiamo precipitando non ci aiutera’ a frenare la caduta.

Promuovere il concetto di delega e facendo sembrare plausibile una trattativa con il potere utilizzando lo stesso linguaggio, gli stessi organi d’informazione e la stessa parzialita’ di chi vorremmo vedere annientato, non ci portera’ da nessuna parte.

Se crediamo davvero che questa societa’ si fonda sulla separazione dalla natura, che questo sistema necessita dello sperpero delle vite degli uomini e delle donne, degli altri animali e della terra, che questa piramide del dominio antropocentrista si basi sulla certezza che gli altri animali siano mere risorse da sfuttare, se pensiamo che tutto questo sia una follia che ci trascinera’ nel disastro, a noi in fondo cosa rimane, se non combattere ogni discriminazione e violenza perpetuata a danno di tutti gli esseri viventi, nessuno escluso.

Davanti a un nemico di tale portata, non ha senso elemosinare clemenza o chiedere protezione, o ancora sperare in un suo cambiamento radicale. La lotta per la liberazione animale,umana e della terra deve iniziare innanzitutto da noi stessi, solo cosi’ si potranno scoprire gli inganni e le mistificazioni che questo sistema di dominio ci tiene celati. Davvero pensiamo che questo sistema che si basa sul saccheggio di ogni risorsa, puo’ diventare piu’ verde ?

Che la politica che da sempre ci manipola e ci trascina nel baratro possa diventare piu’ umana ? Che il potere che da sempre controlla, rinchiude, elimina ogni forma di protesta di chi non si omologa scopra la tolleranza ? Se davvero vogliamo ribellarci contro ogni forma di dominio e sfruttamento, bisogna prima imparare a liberarci dalle catene mentali che ci imprigionano, obbligandoci a vivere una vita di privazioni.

E’ inaccettabile pensare che se il nostro giardino e’ curato e in ordine, allora abbiamo conquistato la nostra emancipazione. Non c’e’ liberta’ individuale finche’ intorno a noi altri giardini sono saccheggiati e vilipesi. Cominciamo con il chiuderci alle spalle il nostro cancello e iniziamo a lavorare negli altri giardini, anche quelli piu’ lontani e difficili da raggiungere, solo in questo modo quando torneremo alla nostra realta’, al nostro piccolo angolo di verde ci accorgeremo stupiti che e’ stato mantenuto in ordine e fiorito da altri.

Il mutuo appoggio e’ l’unica arma affilata e destabilizzante che il potere conosca, non e’ preparato a tale solidarieta’ e col tempo collassera’ su se stesso. L’unica vera rivoluzione dell’oggi e’ tranciare il cordone ombelicale che ci tiene legati al comando.

Riappropriarci degli spazi sostenendo e incoraggiando una cultura di rispetto e amore tra noi oppressi di qualsiasi specie. Questo non significa abbandonare la lotta contro l’egemonia, anzi, in tal senso il mutuo appoggio libertario a larga scala sia nelle citta’ che nelle campagne offre l’unica ancora che ci salvera’ dal naufragio, permettendo agli esseri umani, agli animali e all

Il giardino fiorito.
Il giardino fiorito.

a terra la salvaguardia che essi meritano….
Olmo Libertario

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Canta il gallo.

Per vivere felici bisogna essere in armonia con la natura, per natura intendo tutto quello che mi circonda, piante, animali non umani, fiumi e sorgenti, montagne, creste e dirupi, erba,sassi e terra, il verde degli altipiani e il nero della notte. Allora io sono, per cosi’ dire in armonia con quella volonta’ delicata che mi abbraccia. Ogni aspetto della natura e’ poesia, dai colori del tramonto, quando i raggi del sole perdono intensita’ e sfumano di rosa le cime, alla notte quando in pace ascolti i primi suoni dei rapaci. Il barbagianni ha una melodia che non si puo’ descrivere, sembra sospeso tra due note che infinite solcano lo spazio sopra di te. La civetta e’ piu’ silenziosa, attenta,scruta i movimenti anche i piu’ impercettibili che fai, nonostante tu sia immobile. Un minimo rumore la mette in allarme, svelta tra gli alberi si allontana e lascia spazio all’allocco che piu’ temerario si posa nei dintorni. Il volo di questi meravigliosi abitanti della notte e’ pura grazia, leggiadria ed equilibrio. Spesso non si fa caso alla notte, e’ una dimensione che fa paura e gli animali lo sanno. Ecco perche’ i rapaci notturni sono fortunati, l’uomo ha timore della notte, non si addentra all’interno della foresta, ne e’ terrorizzato. I cinghiali approfittano della notte per poter uscire e mangiare, sanno che in quella dimensione non vengono braccati. Tutti gli animali sono consapevoli che l’essere umano ha timore dell’ignoto e quindi corrono,si spostano,vivono di notte. I caprioli percorrono le radure al buio e lo stesso fanno i daini. Si pensa erroneamente che si siedono nei prati ad aspettare l’alba, ma io li ho visti con la luna piena stagliarsi a mezza costa, e poi ridiscendere i piani inclinati a velocita’ mozzafiato. I lupi attraversano intere valli e i camosci superano i valichi. Poi arriva l’alba e finisce tutto, inizia il regno della morte, della conquista facile, della stupidita’. Chi e’ felice non deve aver timore della notte, e’ una condizione ottimale per conciliare il rispetto con la comprensione. La felicita’, la solidarieta’, l’amore sono parole vuote, senza significato, se non accompagnate dal rispetto per quello che ci circonda. Come puoi amare qualcuno o qualcuna se devasti il mondo attorno a te, se sradichi la delicatezza di coloro che ti fanno ombra, se fai della crudelta’ il tuo Modus vivendi. La mattina presto, prima che albeggi, l’erba e’ ancora nera, poi come d’incanto piano piano sfuma nel verde. Non puo’ esistere il nero dell’anarchia senza il verde della natura, sono fusi insieme. Nonostante noi, essi sono fusi insieme. Possiamo parlare una vita intera, ma la natura non ha i nostri tempi e non sa cosa diciamo, lei colora e basta. Arrivera’ il tempo in cui ognuno di noi, si siedera’ e imparera’ l’unica cosa che nessun essere umano puo’ insegnarci, perche’ nasce dentro di noi…..la consapevolezza. La liberta’ e’ come un lampo, cessa immediatamente nel momento in cui viene stroncata in coloro che non ti hanno mai fatto del male.
Chicchiricchi canta il gallo, lui lo sa il perche’, noi ancora no.

Olmo Libertario
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