Il 7 novembre 1913 nasce Albert Camus.

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Il 7 novembre 1913 nasce a Mondovi in Algeria Albert Camus. Celebre scrittore, filosofo ed intellettuale francese con forti tendenze libertarie.

Il 7 novembre 1913 nasce a Mondovi in Algeria Albert Camus. Celebre scrittore, filosofo ed intellettuale francese con forti tendenze libertarie. Nel 1957 vinse il Premio Nobel per la letteratura.
“Siate realisti chiedete l’impossibile”, questa frase viene estrapolata dal dramma Caligola scritto da Albert Camus nel 1944.

Nel 1933 aderisce al movimento antifascista Amsterdam-Pleyel. Negli anni della resistenza si affilia alla cellula partigiana Combat per la quale curerà numerosi articoli per l’omonimo giornale che circola clandestinamente. L’opera che indica una decisiva presa di posizione in ambito libertario è¨ L’uomo in rivolta del 1951 dove ribadirà la sua fede nell’Anarchismo individualista, pur mantenendo una posizione decisamente personale. Camus era stato introdotto negli ambienti libertari nel 1948 da Andrè Prudhommeaux che lo aveva invitato ad una riunione. La sua vicinanza all’Anarco-individualismo sarà sancita dalla sua collaborazione a numerose riviste libertarie (Le Libertaire, Le rèvolution proletarienne e Solidaridad Obrera della CNT).
L’unica risposta vera di fronte all’assurdità , è la non-rassegnazione: la rivolta. Per Camus la rivolta può assumere infinite modalità : filosofica, storica, politica, poetica. La rivolta viene vista come l’unico modo per combattere l’assurdità e l’ingiustizia della vita. La rivolta dà una nuova interpretazione all’essere umano: “ mi rivolto, dunque siamo “. Il suo saggio più celebre, L’uomo in rivolta, presenta una visione del mondo e della sua storia di tendenza Anarchica, influenzata tanto da Nietzsche quanto da Max Stirner.
Molto vicino all’Anarco-sindacalismo francese, Camus propone l’idea di un socialismo con una forte matrice libertaria, poichè pensa che i concetti di dignità umana e libertà devono essere portati avanti parallelamente. Durante tutta la sua vita Camus si è espressamente schierato attivamente contro tutti i totalitarismi.
Muore il 4 gennaio 1960 in un incidente d’auto a Villeblevin, in Francia. Nelle sue tasche gli viene trovato un biglietto ferroviario non utilizzato. Probabilmente aveva pensato di usare il treno, cambiando idea all’ultimo momento. In passato aveva più volte sostenuto che il modo più assurdo di morire sarebbe stato proprio in un incidente automobilistico. La sua tomba è nel cimitero di Lourmarin, cittadina dove aveva una abitazione.

Walter Ranieri

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Il 6 novembre 1933 muore a Bologna l’Anarchico Pietro Garavini

Il 6 novembre 1933 muore a Bologna l’Anarchico Pietro Garavini,nato a Castel Bolognese ( RA ).

Aderisce all’Anarchismo in gioventù dopo essere stato membro per qualche tempo del partito socialista. Anarchico è anche il fratello Antonio (1872-1936), detto Ansèna, personaggio pittoresco e stravagante dotato di una forza fuori del comune, implicato in vari episodi di anticlericalismo, che emigrerà in Brasile verso la fine dell’Ottocento, dove raggiungerà una certa agiatezza economica e diventerà piuttosto popolare con il soprannome il Tigre.er molti anni la sua osteria è il luogo di ritrovo abituale degli Anarchici del paese. Nelle fonti di polizia viene indicato come uno degli autori della decapitazione di una statua della madonna avvenuta nella notte del 21 maggio 1893 nella chiesa di san francesco in occasione della festa della pentecoste, il più eclatante episodio a sfondo anticlericale avvenuto a Castel Bolognese, che ha clamorose ripercussioni in tutta la Romagna. La sera del 31 maggio 1894 prende parte a una manifestazione di solidarietà con i Fasci siciliani che si tiene a Castel Bolognese. Per questo episodio viene processato con altri 18 Anarchici. Riceve e diffonde periodici Anarchici in lingua italiana, e talvolta altri stampati sovversivi, dall’Italia e dall’estero. Il 23 settembre 1900, nel clima repressivo seguito al regicidio di Bresci, viene arrestato e denunciato per associazione a delinquere quale uno dei componenti il nucleo organizzatore del Gruppo Anarchico di Castel Bolognese sciolto d’autorità. Nel settembre del 1927 è incarcerato per breve tempo a seguito di un attentato ai danni del console della milizia fascista ettore muti a Ravenna (gli arrestati nella sola Castel Bolognese saranno una ventina, quasi tutti Anarchici, varie centinaia nell’intera provincia). Il mese successivo, con ordinanza del questore, viene diffidato come “elemento pericoloso per la sicurezza dello Stato”.

Nella foto – Castel Bolognese, 1916 – I fondatori della Biblioteca Libertaria di Castel Bolognese. In piedi, da sinistra: Pasquale Mattioli, Pietro Costa, Giuseppe Santandrea, Bindo Lama, Nello Garavini. Seduti, da sinistra: Aurelio Lolli, Francesco Dari, Domenico Scardovi.

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Nella foto – Castel Bolognese, 1916 – I fondatori della Biblioteca Libertaria di Castel Bolognese. In piedi, da sinistra: Pasquale Mattioli, Pietro Costa, Giuseppe Santandrea, Bindo Lama, Nello Garavini. Seduti, da sinistra: Aurelio Lolli, Francesco Dari, Domenico Scardovi.

Un ringraziamento a Walter Ranieri

 

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