Aggiungi un posto a tavola

 

Leggeri affidiamo la nostra vita a piccoli oggetti che danno parvenza di comunità ma che in realtà sono escludenti e insegnano la prima delle leggi del mercato, solitudine mascherata da libertà. Non è necessario essere soli per soffrire di solitudine anzi paradossalmente gli individui che vivono solitari sono i meno disadattati. Il mercato ci vuole scontrini innocui, spaventati anche in moltitudine e affidabili, nel senso di acquirenti instancabili. Il progetto di livellare le coscienze è non solo iniziato da alcuni anni ma si è moltiplicato su vari fronti. Ora anche le piazze sono artificiali, le lotte, i dialoghi, i sentimenti. Ognuno pensa di avere il diritto di esprimere qualsiasi cosa e in ciò non vi è sbaglio, ma quando ogni cosa è superflua e lobotomizzante acquista una valenza degenerativa, le individualità più fragili e manipolabili assorbono ogni idiozia e la perpetuano quotidianamente. Ormai le notizie si susseguono a velocità vertiginose e nella maggior parte dei casi sono inutili e dannose. Inutili perchè false e tendenti a una massificazione che livella tutto come uno schiacciasassi e dannose perchè attribuiscono al potere movenze positive e instaurano nella gente una sorta di fiducia nelle istituzioni, che viceversa continuano a sfruttare e depredare. Con istituzioni intendo tutti quegli organi che dipingono il sistema come l’unico possibile e colorano la violenza di un rosa utile e necessario. Le tavole delle leggi firmate in passato hanno ieri come oggi incarcerato, torturato, legato al manicomio, Aggiungi un posto a tavolaghettizzato, umiliato, defraudato, picchiato, legato, violentato, colpito e massacrato chiunque alzava la testa per esprimere una visione diversa dalle parole scolpite nel marmo. Gli anarchici sono stati colpiti insieme a tanti altri e oggi le ferite, che sanguinano nel vedere lo Stato che senza fatica riesce a convincere le moltitudini, sono insostenibili e pulsano in ogni angolo del mio corpo. Forse, mia opinione, sono riusciti a chiudere l’ultimo anello di una catena che ancora resisteva all’affronto del muro di cemento e chiudendolo hanno brindato a una nuova era, dove finalmente tutti i dissidenti marceranno insieme alle pedine felici…

Olmo

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