IPOQUARK ‘Quello che Darwin non ha voluto dire’.

Benvenuti in questa nuova puntata di Ipoquark. Anche oggi parleremo di natura e delle sue meravigliose creature, in questo caso lo sbirro.

E’ vero che la natura, nella sua grande armonia, ha riservato agli uomini un trattamento particolare: ha regalato loro la ragione. E’ per questo che la natura ha creato lo sbirro, l’essere più intelligente tra tutti gli altri. Lo sbirro è infatti un essere perfettissimo, programmato in modo ineccepibile. D’altra parte, la natura sa sempre quello che fa. Per lo sbirro la natura ha concepito un ruolo meraviglioso che egli ricopre perfettamente e infallibilmente: il ruolo dell’obbediente. Poco importa il tipo di governo in carica, egli obbedisce a tutti gli ordini, perché la sua straordinaria intelligenza gli permette di rilevare, in un ventaglio di infinite possibilità, la scusa più conveniente per obbedire in quel preciso momento. Capite bene che ci vuole una capacità intellettiva straordinaria. Più lo sbirro obbedisce, più è fiero, più la natura esulta. Ma parliamo di scopi e obiettivi. Lo scopo che la natura ha riservato allo sbirro è quello di difendere il ricco mentre questo ruba al povero, ma anche dopo, quando il povero tenta di riappropriarsi di ciò che evidentemente la natura non gli ha riservato. Solo il ricco, infatti, è iscritto nel libro bianco della natura, mentre riguardo al povero la natura ha evidenziato chiaramente accanto al suo nome: ‘inutile ai miei scopi’.

Lo sbirro si caratterizza esteriormente da una livrea riconoscibile a seconda delle zone geografiche, da noi è blu, e da una strumentazione atta a quello scopo previsto dalla natura di cui abbiamo parlato. Guardate in che modo la natura e l’evoluzione si siano prodigate nel fornire allo sbirro questa varietà di dispositivi, sia di controllo, sia di offesa. Nessuno scampo per il povero. La natura è davvero meravigliosa. Ma l’evoluzione della specie non si è limitata a questo. Da 5000 anni circa, infatti, la natura ha fornito di eccellente intelligenza anche moltissimi altri umani. Circa 5000 anni fa sono nate quelle che possiamo definire ‘società degli obbedienti’, estemamente raffinate e precise da questo punto di vista. Gli umani che ne fanno parte, ormai la maggior parte su questo pianeta, possiedono un’intelligenza particolare che permette loro di avere la stessa livrea degli sbirri, ma olografata nel cervello. Per questi non è importante l’apparenza, ma perseguire lo scopo. Ma cosa succede quando uno di questi umani -diciamo così, sbirri dentro- è proprio un povero? Può la natura creare un povero che ha come obiettivo quello di difendere i ricchi? E’ qui che la natura si rivela in tutta la sua potenza creativa. Seguitemi.

Ebbene, la natura ha creato un dispositivo interno al povero, un dispositivo sempre attivo, attraverso cui il povero non si accorge di perseguire lo scopo, che ricordo è sempre quello di obbedire e difendere i ricchi. Geniale! Per questo motivo moltissimi poveri esultano quando uno della loro specie si presta a diventare un ricco iscritto nel libro bianco della natura. In quel caso la natura prende la sua penna e corregge all’istante. Ed è per questo, anche, che moltissimi umani poveri, quando vedono altri poveri che rubano, non esitano a rifarsi alla regola scritta dai ricchi e a mandarli in punizione. Questa sì che è solidarietà. Eh sì, noi dobbiamo tutto all’evoluzione e a questo straordinario progetto che la natura ha riservato a tutte le cose. Per oggi è tutto. Grazie e alla prossima puntata.

By: Cloud’s Walden10521802_886042981412188_1561169472_n

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