Le donne erano sottomesse alla supremazia e al volere dell’uomo,asservite alla politica di guerra e alla potenza della razza,divenendo sempre più insofferenti ai soprusi e alle imposizioni oltre che ai principi fascisti avendo sviluppato un livello di consapevolezza diverso a seconda delle loro condizioni sociali e culturali.
La piena maturità fu raggiunta,ad ogni modo,solo nella seconda guerra mondiale,che scosse profondamente la società italiana,agendo nelle coscienze e nella consapevolezza di tutti,in primis delle donne.
Accorse in difesa della pace e della libertà esse arrecarono un contributo indispensabile alla guerra di liberazione nazionale,accettandone con coraggio rischi e conseguenze. La partecipazione femminile divenne quindi un fenomeno collettivo quasi anonimo che vide come protagoniste non alcune creature eccezionali, ma vaste masse appartenenti ai più diversi strati della popolazione. Le motivazioni ideologiche e politiche che spinsero a ribellarsi,furono molteplici. All’ispirazione comune della fine della guerra e della conquista di una società più giusta,si accompagnò il bisogno di soccorrere parenti ed amici,presentando la propria decisione come compimento del dovere di mogli,di figlie o di spose. Tra le donne che sostennero la Resistenza non mancarono ad ogni modo coloro le quali diedero alla lotta un chiaro significato politico,facendosi promotrici della battaglia per l’emancipazione femminile.
Devi accedere per postare un commento.