Le esternazioni fallaci di Oriana.

A 10 anni esatti dalla sua dipartita il Comune di Firenze ha deciso di dedicare ad Oriana Fallaci una piazza, per ricordare chi ha contribuito alla diffusione della discriminazione e dell’odio razziale. Ricordiamo una sua affermazione infelice nella quale dichiarava che non tutti gli islamici sono terroristi ma tutti i terroristi sono islamici,una delle tante perle di saggezza che ci ha regalato la bella Oriana dei tempi che furono la quale in una intervista rilasciata a Rccardo Nencini pochi mesi prima della sua scomparsa dichiarò di voler morire in piedi come Hemily Bronte ma suo malgrado,come ognii comune mortale è trapassata da orizzontale anche se i suoi pensieri xenofobi ahinoi,sono ancora vivi e albergano in molte persone in una società malata condizionata da dei in cielo e da capitalisti guerrafondai sulla terra. Sono memorabili le peripezie della Fallaci,ma nel 2006 riuscì addirittura a superarsi quando a Firenze si ipotizzava la costruzione di una moschea arrivando ad affermare che “Se sarò ancora viva andrò dai miei amici a Carrara, la città dei marmi. Lì sono tutti anarchici; con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare per aria”.

Riportiamo un articolo del 2006 di Giovanni Pedrazzi presidente dei Cobas marmo nel quale risponde alla signora Fallaci per le rime.

La Fallaci? qui a Carrara tra gli anarchici non ha amici

Roma, 30 mag. (Apcom) – “Oriana Fallaci non doveva fare un ’fallo’ di questo tipo. Una cosa è certa ha sbagliato indirizzo. Il movimento anarchico di Carrara con lei non ha proprio nulla da spartire”. Giovanni Pedrazzi, componente dei Cobas del marmo di Carrara e simpatizzante anarchico, risponde così alle dichiarazioni di Oriana Fallaci che in un’intervista a un magazine del New York Times ha usato parole molto forti contro la creazione di una moschea a Colle Val D’Elsa (“è vicino casa mia, prendo l’esplosivo e la faccio saltare”, ha detto la giornalista all’intervistatrice).
Fallaci
“Se sarò ancora viva – ha aggiunto la Fallaci – andrò dai miei amici a Carrara, la città dei marmi. Lì sono tutti anarchici; con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare per aria”. Pedrazzi replica: “Le bombe non le chieda agli anarchici ma le faccia mettere ai suoi amici americani che le fabbricano e le usano dappertutto. E’ ora di smetterla con questa storia degli anarchici bombaroli perché se in passato gli anarchici hanno usato anche le bombe lo hanno fatto contro dei dittatori o dei re”.

“La Fallaci è ’proprio in fallo’”. “E’ una xenofoba. E’ ora di smetterla e non doveva fare un errore di questo tipo”, aggiunge Pedrazzi.

A Carrara, aggiunge Pedrazzi, dove il movimento anarchico ha una storia antica, “la Fallaci non ha amici”. “Io sono un simpatizzante anarchico e mi ispiro alla storia del movimento che qui a Carrara ha avuto personaggi come Alberto Meschi, sindacalista di Azione diretta, segretario provinciale della Camera del lavoro che nel 1911 riuscì ad ottenere per i lavoratori delle cave di marmo un orario di lavoro di 6 ore e 40 giornaliere”. Nes/Ral

 

Ale

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