La “pazzia” è qua fuori.

Ci chiamano pazzi, quando la pazzia é andare al centro commerciale a comprare ogni illusione al prezzo di equilibrio tra assurdo e grottesco, guardare le partite in tv, avere pattuglie di sbirri e telecamere da tutte le parti, camminare in un oceano di illusione artificiale, in un deserto cementificato.Pazzi sono quelli che allo squillo di una sveglia saltano giù dal letto per affrontare una giornata di schiavitù dovendo pure ringraziare chi li sfrutta perché gli permette di comprarsi un mezzo per andare a lavorare per lui.
La pazzia é nei telegiornali che non ne dicono una giusta, nella gente che affolla le chiese, le urne, le platee dei programmi della Tv. La pazzia é nella gente che implora maggior rigore, piú repressione, maggiore “sicurezza“. La pazzia é in coloro che bevono e condannano la canna, in coloro che pagano sorridenti la propria infelicitá.
La pazzia é essere condannati a vivere un‘esistenza in cui non é possibile passare un solo quarto d‘ora della propria vita senza pensare o dover spendere soldi. 10291257_284392438389156_3641013349141689939_n

La pazzia é essere condannati a vivere un‘esistenza in cui non é possibile passare un solo quarto d‘ora della propria vita senza pensare o dover spendere soldi.

Per spezzare questo folle incantesimo sociale l‘unica cosa possibile é rendere cosciente la ribellione, trasformarla in rivolta, e solo il fuoco puó illuminare questo cammino.

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