Riflessioni dopo una settimana di occupazione dell’ex OPG di Materdei.

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Carissimi, oggi fa giusto una settimana da quando una sessantina di coraggiosi pazzi entravano nell’Ex OPG di Materdei e lo riaprivano al quartiere. pochissimi giorni, ma per la quantità di cose successe sembra una vita fa. quindi stamattina ci siamo fermati per fare un piccolo bilancio, che vogliamo condividere con voi, per farvi capire quanta fatica c’è dietro questo progetto, quanto abbiamo bisogno di una mano, ma anche quanto è bello realizzare in modo diretto e autorganizzato i sogni collettivi…
be’, in una settimana abbiamo:
– resistito a un primo tentativo di sgombero, lanciato una petizione che ha raccolto migliaia di firme di abitanti del quartiere, psichiatri, parenti di detenuti, scrittori, musicisti, amministratori locali e finanche eurodeputati;
– volantinato tutti i giorni nel quartiere e organizzato visite guidate all’interno dell’OPG, visitato ormai da più di mille persone, che per la prima volta hanno potuto toccare con mano cos’è un manicomio e un carcere, e hanno visto prendere vita un posto da dove sentivano provenire solo urla e dolore;
– messo su iniziative politiche, come i due incontri sulla salute mentale e le politiche repressive, e iniziative sociali, pittura per bambini, giardinaggio, aperitivi, cene, proiezioni di partite e film;
– abbiamo volantinato nelle scuole superiori e all’università, ci siamo presentati a convegni di psichiatria e a iniziative istituzionali, per incalzare le personalità della nostra città e del paese a prendere posizione;
– dal punto di vista della cura dei luoghi, abbiamo innanzitutto ripulito la scalinata che dà sulla strada, infestata da erbacce, siringhe e cacche di cane, rendendo più agevole e gradevole il passaggio per i cittadini; abbiamo disboscato il chiostro, in cui prima non si poteva nemmeno entrare, tirando fuori un pozzo bellissimo che era sepolto dalle piante; sempre nel chiostro abbiamo cominciato un bellissimo murales; abbiamo portato l’elettricità nella struttura; abbiamo pulito e adattato ben tre stanze, nonché i passaggi verso l’orto e il campetto di calcio (scale, corridoio); abbiamo inventato un bagno; liberato le grondaie che erano bloccate dalle piante e facevano marcire queste pareti storiche; infine abbiamo delimitato le zone “museali”, in modo da mettere in sicurezza il giro per le scolaresche, ed evitare che la struttura possa essere ulteriormente danneggiata.
questo lo abbiamo fatto in una settimana, peraltro consumati dalle notti al freddo e di guardia per evitare a tutti i costi lo sgombero, che purtroppo pesa ancora come minaccia. ma questo non lo abbiamo fatto solo noi, lo abbiamo fatto con voi, che passavate a pulire, ci portavate attrezzi, cibo, facevate girare una notizia o ci scrivevate il vostro incoraggiamento… questa settimana, insieme, vogliamo fare ancora di più: sono in cantiere diverse iniziative, a partire da stasera, e tanti lavori perché ci manca ancora molto di quello che serve per iniziare le nostre attività sociali e politiche…
siamo pazzi? forse sì! ma come si dice? “se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”…

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