Se il vigliacco cancella il suo volto.

Mi trovo perfettamente d’accordo con questa lucidissima analisi di Alessandra Vivoli de Il Tirreno la quale in poche righe spiega come il problema del maschilismo ossia quell’atteggiamento di superiorità che si basa sulla supremazia dell’uomo sulla donna e la storia che segue è la conferma del fatto che tutt’oggi ci troviamo ancora in una società maschilista e patriarcale dove a farla da padroni sono ancora il possesso e la non accettazione. Nell’articolo si fa riferimento ad un fatto accaduto nella provincia di Massa-Carrara,un ragazzo ha messo in rete per vendetta il video dell’ex ragazza la quale lo aveva denunciato per averla picchiata durante una lite e ha fatto il giro del web.

Il volto di lui non si vede mai. Quello di lei è sempre sorridente. Il sorriso dei vent’anni. Il sorriso di chi sta facendo bene l’amore, come canta Biagio Antonacci. Ma questa storia con le canzoni d’amore un po’ sdolcinate non ha nulla a che vedere. Quanto è stato vigliacco, questo uomo, quanto è minuscolo e pericoloso? Vigliacco, vigliacco senza limite e senza pietà. Vigliacco fino all’insondabile. Ha rovesciato il crisma di un segreto fino al suo opposto, trasformando il silenzio in clamore e la riservatezza in una pubblicità maligna e devastante. Vigliacco anche nei dettagli: nel video fa sesso con la sua ragazza di allora ma non mostra il volto, non si espone. Più facile lasciare che si metta in gioco lei, già. Che le faccia lei, le cose che a una donna innamorata ed eccitata possono anche venire naturali. Perché una donna è così, se ama non calcola, sa lasciarsi andare e trasfigurarsi, sa rischiare e trasgredire. Lui no, lui si nascondeva anche nei tempi non sospetti. O forse il suo volto lo ha tagliato dopo, per rendere la vendetta ancora più vile.
Questa è una storia di viltà profonda, una di quelle che ti fanno provare rabbia e sdegno ma, nello stesso tempo, ti fanno vergognare per il livello di disumanità che un essere umano può raggiungere. Quando quella ragazza si è lasciata cadere nel vuoto, c’era una mano invisibile a spingerla giù: è possibile che questo non debba portare ad alcuna responsabilità? È l’incontro, letale, tra una persona feroce e insensibile e un’altra circuita nella fiducia e sfregiata nel rispetto. È l’attrito inesorabile tra l’ingenuità e la malvagità. Ma purtroppo non è “solo” questo. Perché quel video che lui ha girato e messo in circolo, poi è stato visto, copiato, trasmesso, mostrato, clonato e riproposto. Senza vergogna, senza pena per quella donna che faceva comodo trattare da pornostar, ma in realtà era una vittima, solo una vittima. Ci hanno sghignazzato sopra, a quel video. Uomini e donne. Ne hanno moltiplicato l’effetto. Hanno “condiviso”, già, come si dice oggi. Tanti mostri per pochi minuti, spietati come bulli a scuola, una gang virtuale, una gang falsa e perbene, magari in cravatta o all’happy hour. Si condivide ogni cosa, oggi. Anche il vuoto, anche il male.

http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2015/03/26/news/pubblica-il-video-porno-della-ex-fidanzata-sul-web-1.11120698

Alessandra Vivoli Da: Il Tirreno

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