QUEL LONTANO 29 LUGLIO DEL 1900

La sera di domenica 29 luglio 1900Gaetano Bresci uccise a Monza re Umberto I di Savoia, sparandogli contro tre colpi di pistola (o quattro, le fonti storiche non concordano).

Il sovrano stava rientrando in carrozza nella sua residenza monzese dopo una premiazione in una società sportiva. L’omicidio –

immortalato in una celebre tavola del pittore Achille Beltrame per la «Domenica del Corriere» – avvenne sotto gli occhi della popolazione festante che salutava il monarca. Bresci si lasciò catturare senza opporre resistenza.

Immediatamente dopo l’arresto dichiarò:

«Ho attentato al Capo dello Stato perché è responsabile di tutte le vittime pallide e sanguinanti del sistema che lui rappresenta e fa difendere. Concepii tale disegnamento dopo le sanguinose repressioni avvenute in Sicilia in seguito agli stati d’assedio emanati per decreto reale. E dopo avvenute le altre repressioni del ’98 ancora più numerose e più barbare, sempre in seguito agli stati d’assedio emanati con decreto reale».

Fonte: Anarcopedia

 

 

Alle grida strazianti e dolenti Di una folla che pan domandava, Il feroce monarchico Bava Gli affamati col piombo sfamò. Furon mille i caduti innocenti Sotto il fuoco degli armati caini E al furor dei soldati assassini: “Morte ai vili!”, la plebe gridò. Deh, non rider, sabauda marmaglia: Se il fucile ha domato i ribelli, Se i fratelli hanno ucciso i fratelli, Sul tuo capo quel sangue cadrà. La panciuta caterva dei ladri, Dopo avervi ogni bene usurpato, La lor sete ha di sangue saziato In quel giorno nefasto e feral. Su, piangete mestissime madri, Quando scura discende la sera, Per i figli gettati in galera, Per gli uccisi dal piombo fatal.

 

Parco Gaetano Bresci
Parco Gaetano Bresci
Carrara Parco Gaetano Bresci. Bresci, assassinando il re, uccise un principio. Foto scattata l'11 luglio 2020
Carrara Parco Gaetano Bresci. Bresci, assassinando il re, uccise un principio. Foto scattata l’11 luglio 2020

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